Page 9 - Guida di Chiomonte Gravere Exilles
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exilles Cartolina Postale Exilles Alt. m 870 - Piazza Cavour Archivio Comune di Exilles
Exilles, situato sulla sponda sinistra della Dora Riparia, a 873m., in una stretto-
ia naturale della Valle, è un centro dalle origini molto antiche come testimonia
il nome, derivato da Excingomagus (excingus, capo militare e magus, borgo). Già
prima della conquista romana, questa zona rivestiva una notevole importan-
za nel controllo delle vie di comunicazione che portavano al valico alpino del
Monginevro. Nel luglio 1747 all’Assietta si combatté una violenta battaglia tra
le truppe ispano-francesi e quelle sabaudo-austriache. Le forze ispanofrancesi
tentarono, percorrendo lo spartiacque tra la Valle di Susa e quella del Chisone,
di aggirare le temibili fortificazioni di Exilles e di Fenestrelle ma incontrarono
la resistenza delle truppe piemontesi ed austriache. Rimangono oggi i resti
dei trinceramenti e delle ridotte che costituivano l’ampia fortificazione che si
snodava tra la testa dell’Assietta (2.566m) e la vetta del Gran Serin (2.640m),
approntata in meno di un mese con l’intervento di 3000 uomini. La battaglia si
risolse in una disfatta per gli aggressori: sul piano storico fu determinante nella
guerra di successione austriaca e aumentò il prestigio del Regno di Sardegna.
Il paese di Exilles (280 abitanti), che testimonia lo spopolamento che molte
zone della Valle di Susa conobbero nel dopoguerra, è oggi un borgo che con-
serva quasi intatta l’architettura tipica alpina, fatta di case interamente in pietra.
Collocato su un pianoro a sud-ovest del Forte l’abitato di Exilles si caratterizza
per la presenza di un Ricetto di impianto alquanto originale: un tozzo quadri-
latero, reso accessibile da 5 portali che ne controllano il collegamento con l’e-
sterno, (XIII sec. ). La chiesa parrocchiale, posta all’esterno di questo quadrilatero,
è intitolata dal 1319 a S. Pietro e presenta un susseguirsi di stili architettonici: il
campanile tardo-romanico; il curioso portale di impronta tardogotica; l’impian-
to del primo rinascimento che ospita al proprio interno arredi liturgici di matura
età barocca. Sulla piazza del Municipio si può ammirare la bella fontana detta
bachà du pin (XV-XVI sec. ). Sempre all’esterno del Ricetto era presente, già dal
1349, un ospedale-ospizio situato nel vicolo S. Antonio. All’imbocco del paese
sorge la Cappella di S. Rocco (P. Odiar, 1660) edificata con pietre scolpite con
simbologie cristiane di probabile epoca altomedievale.
Ai margini occidentali del paese sorge invece la settecentesca Cappella dell’Ad-
dolorata, uno degli edifici danneggiati nel 1923 allorchè un fulmine colpì il so-
vrastante ‘fortino’ di Serre la Garde, deposito di munizioni del Forte.
Opera idraulica di singolare ingegnosità, il Pertus di Colombano Romean venne
realizzato dalle mani esperte di un solo scalpellino che dal 1526 al 1533 bucò la
montagna sopra Cels di Exilles e delle Ramat. Il canale, lungo oltre 500m e del
diametro di poco più di un metro, è servito nei secoli a convogliare le acque
che scorrono nel retrostante Vallone di Tuilles e consentire così alle rispettive
comunità di sfruttare quella risorsa idrica, modificando l’aspetto dei luoghi e
consentendo uno sfruttamento agricolo di quelle terre.