Page 11 - Guida di Chiomonte Gravere Exilles

frazioni La frazione di Cels, è costituita dalle 3 borgate di Rif, Morliere e Ruinas, ubicate
su un pianoro dove con molta probabilità transitava l’antico itinerario celtico
proveniente da Susa. Le case presentano una distribuzione fitta come un forti-
lizio, con vicoli interni che potevano essere sbarrati da porte. Questa tipologia
costruttiva maturò in epoca medievale, quale soluzione di difesa. La prima bor-
gata è quella di Rif, arroccata su di una lama morenica (Sur Ser), dove trovava
collocazione il fortilizio di Francesco da Bardoneche, vassallo del Delfino Um-
berto II al quale si ribellò nel 1330. La borgata di Morliere è sede di un piccolo
e originale Museo Etnografico. Nel punto principale, la Place, sorge la cappella
dei S.ti Giacomo e Filippo, con un bel portale in corniola, che racchiude le statue
sec.
della SS. Vergine e di S. Giacomo (XIV
). Infine Ruinas che denuncia nel nome
i numerosi smottamenti che ha conosciuto.
Deveys è la frazione abitata più piccola, inoltre, parte della frazione, appartie-
ne al Comune di Salbertrand a seguito di una permuta avvenuta nel 1400. Nel
1885 il villaggio fu travolto da una valanga che causò la morte di 35 persone. Il
nome stesso, dal latino defensum (divieto), ricorda la proibizione del taglio dei
boschi sovrastanti a causa delle valanghe che si staccano dal monte Chabrière.
Di particolare interesse sono le due fontane settecentesche, che presentano
pignoni antropomorfi di pregevole fattura, e l’antica Cappella di S. Biagio, d’im-
pianto settecentesco, che nasconde affreschi tardogotici.
Situata sul versante nord, a 1.300m, S. Colombano è la frazione di Exilles posta
più in quota. Originariamente uno degli alpeggi stagionali usati dagli abitan-
ti del fondovalle, divenne un villaggio stabile lungo l’itinerario che collegava
la Valle dell’Arc alla Valle di Susa attraverso i 3.000m del Col d’Ambin, ove si
muovevano staffette militari, contrabbandieri, greggi e flussi migratori. Origi-
nariamente S. Colombano era collocato su di una collinetta ma fu devastato
nel corso di una violenta battaglia tra Francesi e Piemontesi (1593). La chiesa fu
rasa al suolo ed al suo posto fu eretta una croce. Nel 1594, gli abitanti eressero
una nuova chiesa che oggi si presenta in forme ottocentesche. Nel suo interno
si possono ammirare, la cantoria in legno posta all’ingresso e tre intere santi tele

presso l’altare: S. Pietro e S. Sisto (1696), S. Sisto e S. Colombano (1655) e Gesù
Bambino che riceve doni.
hamlets went through. The houses are densely distributed, with streets that could be barred as a defense solution. Rif
Cels consists of 3 hamlets: Rif, Morliere and Ruinas, built on the rock, where the Celtic route from Susa
is perched on a morenic blade (Sur Ser), where the fort of Francesco de Bardoneche can be found; dauphin
to Umberto II he rebelled in 1330. Further on there is Morliere, home to a small ethnographic museum. In
the center, the ‘Place’, the chapel of St. Giacomo and Filippo, with a beautiful portal, which contains the
th cent.
statues of SS. Virgin and St. Giacomo (14
). Finally Ruinas, in the name itself one can find evidence
of the landslides that the area has experienced and in particular the Chapel of St. Antonio. Deveys is the
smallest village and in part belongs to Salbertrand after an exchange that took place in 1400. In 1885 it was
hit by an avalanche that killed 35 people. The name, from Latin ‘defensum’ (prohibition), reminds us of the
prohibition of cutting forests to prevent avalanches. Of particular interest are the 2 fountains with 18 th cent.
valuable anthropomorphic gables and the Chapel of St. Biagio, of the 1700’s which hides late Gothic fresco-
es. San Colombano is the highest village: originally a pasture, it became a village on the route connecting
the valley of Arc to the Susa Valley over Col d’Ambin where military runners, smugglers, flocks and migratory
flows went by. Originally it was located not far from the village, but was destroyed during a violent battle
between the French and the Piedmontese (1593): the church was destroyed and in its place a cross was
erected. The surviving inhabitants in 1594 built a new church on the outskirts of the town. Inside you can
admire the wooden choir stalls and 3 paintings at the altar: St. Sisto and St. Pietro (1696), St. Sisto and St.
Colombano (1655) and baby Jesus receiving gifts.
Cels est constitué par trois bourgades: Rif, Morliere et Ruinas, construites sur le rocher où passait l’i-
tinéraire celtique de Susa. Les maisons présentent une distribution épaisse, avec des ruelles qui pouvaient
être barrées, comme solution de défense. La bourgade du Rif est installée sur un amas de débris rocheux d’un
ancien glacier (Sur Ser), où se trouvait le fortin de Francesco de Bardoneche, vassal du Dauphin Umberto II
auquel il se rebella en 1330. En continuant on rencontre Morliere, siège d’un petit Musée Etnographique.
Dans le centre, la Place, s’élève la chapelle de S. Giacomo et Filippo qui renferme les statues du SS. Vierge