Page 5 - Guida di Chiomonte Gravere Exilles
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chiomonte
          Portale della Chiesa di S. Caterina.
          Chiomonte. Archivio Comunale.
                                                   Fontana e ‘Casa Oldrà’
                                             Chiomonte. Archivio Comunale.
















               Chiomonte in italiano, Chaumont in francese, Chaumount nella locale parlata
         occitano-alpina, Cimon in piemontese. Così si chiama il paese che, risalendo
         la valle attraversata dalla Dora Riparia, si incontra dopo Susa e le Gravere. Le
         denominazioni che assume nelle lingue del suo territorio, diverse ma dalla me-
         desima origine, rispecchiano le stratificazioni di storia e di lingua che si sono
         incontrate e sovrapposte in questo Comune delle Alpi Cozie, a 750 m s.l.m., e di
         cui costituiscono ricchezza.
         Una storia che inizia nel Neolitico, con tribù liguri e celto-liguri che ci hanno
         lasciato il grande patrimonio del sito archeologico della Maddalena, primo in-
         sediamento chiomontino sulla riva sinistra della Dora Riparia. Una storia che
         prosegue con i romani e il loro Impero e che in seguito, nel medioevo e nell’età
         moderna, vede Chaumont – ormai nella attuale ubicazione sulla destra della
         Dora – prima sede di un ospizio dell’ordine dei Gerosolimitani, poi feudo della
         Prevostura di Oulx, nella culla del Regno di Francia. Nel 1713, con il trattato di
         Utrecht, la separazione insieme alle Vallés cédées (Oulx, Pragelato e Casteldel-
         fino) dalle terre d’oltralpe del Brianzonese, alle quali Chaumont era unita da
         stretti legami come la cultura, la lingua, i costumi e l’architettura condivisi di-
         mostrano, e il passaggio al dominio sabaudo, di cui segue linearmente le vicen-
         de storiche sino all’unità d’Italia. A fine Ottocento la denominazione ufficiale
         del Comune viene infine italianizzata in Chiomonte.
         Secondo lo studioso di storia e lingua locale  Valerio Coletto, il toponimo
         Chiomonte / Chaumont / Chaumount – che si riscontra nei documenti latini
         medievali nella forma Caumuncium e poi Chaumuncium – non è altro che la
         ripetizione tautologica della stessa parola in due lingue diverse: la prima par-
         te  chau-  verrebbe  dal  preindoeuropeo  *kal  che  significa ‘montagna’, ‘roccia’
         mentre la seconda parte -mount è di chiara derivazione latina, per l’appunto da
         montem che nuovamente vuol dire ‘montagna’. Chaumount in definitiva non
         significa dunque altro che ‘monte monte’.
         Chiomonte è paese delle vigne e del vino. La viticoltura era un tempo attività
         propria di ogni famiglia chiomontina; oggi è patrimonio ancora di una trentina
         di nuclei famigliari che coltivano piccoli appezzamenti e producono limitate
         quantità di vino per l’autoconsumo, nonché di alcune aziende vinicole che per-
         mettono al vino chiomontino di essere apprezzato anche fuori dal paese.
         Ed è proprio alla coltivazione della vite che è dedicato lo stemma del Comune:
         due viti con un prosperoso grappolo d’uva ciascuna, con sopra il sole dispen-
         satore dei suoi caldi raggi, indispensabile per la vita e per le coltivazioni. Lo
         stemma è completato dal motto “Jamais sans toi”, indice dell’amore verso la   Palazzo Levis, particolare.
         propria terra.                                           Chiomonte. Archivio Comunale.
         Ma Chiomonte è anche il paese delle fontane monumentali in pietra, che disse-
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