Page 3 - Guida di Sauze d'Oulx
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sauze d’oulx si presenta








                                                     Sauze d’Oulx, panorama   invernale.   Collezione Privata.







         Sauze d’Oulx (1.510m), circondata dalle cime dei monti Triplex,
         Bourget e Genevris e definita il ‘balcone delle Alpi’, non è soltanto
         la sede ideale per praticare molti sport invernali avvalendosi delle
         tecnologie più avanzate, ma è anche un rinomato e confortevole
         luogo di soggiorno estivo immerso in una incomparabile cornice
         montana. Le vicende storiche di Sauze d’Oulx sono collegate a
         quelle di Oulx e di tutta la Valle di Susa, che vede, prima il passag-
         gio delle legioni romane di Giulio Cesare, e poi nei secoli succes-
         sivi le scorribande dei Goti, dei Longobardi e dei Burgundi. Tutta
         la zona che faceva parte del Delfinato, nel 1343 venne ceduta alla
         monarchia francese, e con il Trattato di Utrecht, nell’anno 1713,
         l’Alta Valle di Susa venne assegnata al regno di Savoia. Al tempo
         della battaglia dell’Assietta (1747), a Sauze d’Oulx era stato posto
         il Quartier Generale dei Francesi e, a seguito della ritirata, i molti
         che perirono furono seppelliti a Jouvenceaux, in una località che
         assunse il nome di Las Fossas.
         Il nome di Sauze d’Oulx (fu capoluogo di comune, ma poco dopo
         il 1921 divenne frazione di Oulx) nel 1927 fu italianizzato dal fasci-
         smo mussoliniano in Salice d’Ulzio, ma dopo la II Guerra Mondia-
         le il comune riprenderà il suo nome originario.
         Nei primi anni ’30 del ‘900, la vita di molti degli abitanti di Sauze
         d’Oulx, ancora improntata su canoni di estrema frugalità ma ben
         presto il paese si attrezzò organizzandosi secondo le regole del
         nascente turismo. Nella stagione invernale ci si poteva valere di
         istruttori di sci, quasi tutti allievi del primo grande campione olim-
         pionico sauzino Luigi Faure, uno dei pionieri di questa disciplina,
         cinque volte campione italiano e maestro d’ardimento e d’elegan-
         za. Promotore della nascita e dello sviluppo dello sci a Sauze può
         considerarsi il sauzino Placido Eydallin, raffinato, noto e valente
         fotografo dilettante, che nel 1919 apre il Miravalle, primo alber-
         go idoneo ad ospitare sciatori. Questo paese, che ormai da cento
         anni ha visto solcare le sue splendide piste da sciatori di livello
         internazionale, ha dato anche i natali a un indimenticabile fuo-
         riclasse come Piero Gros, vincitore di dieci titoli Italiani Assoluti,
         della Coppa del Mondo (1974) e dell’Oro Olimpico nello Slalom
         Speciale di Innsbruk (1976).
         Sono certamente questi gli anni felici dello sci italiano che anno-
         vera tra le sue file anche azzurri del calibro di Giuliano Besson.
         Come molte altre località valsusine, Sauze solo nel dopoguerra, in
         concomitanza del boom economico e la conseguente maggiore
         disponibiltà di tempo libero, getta le basi per sviluppare un’eco-
         nomia locale rivolta allo sfruttamento delle attività tutistico-in-
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